CARNE ! !
PANETTONE ! !
TORRONE ! !
POTRESTI RAGGIUNGERMI IN COPERTA CHE DOBBIAMO:
-LASCIARE L'ORMEGGIO INTERNO IN ANDANA
-CAZZARE LA SCOTTA
-BLOCCARLA SULLA GALLOCCIA
-LIBERARE LA DRIZZA
E AIUTARMI A FAR PASSARE LA SCOTTA DEL FIOCCO?
GRAZIE DI CUORE BILLY ! !
Mentre il mio cervello,incomincia a percepire il mondo esterno in forme,suoni,colori,a me in quel momento nuove e sconosciute,mi consolo costatando che il gruppo NORD EST era già arrivato da + di un'ora,Paolo, astemio cronico ,degustava l'ultima produzione di grappa bicchierino dopo bicchierino,Fulvio, con in mano un pezzo di gnocco e prosciutto,aveva lo sguardo identico della mucca che alza la testa e guarda il treno che passa,Silvio e Gianni facevano apprezzamenti IRRIPORTABILI sulla foto di Quattroruote della Arcuri,per il resto della GANGA stendo un pietoso velo!
Per quanto riguarda la cena,Bebo...cappelletti ottimi,tortelli mega,carne e sughetti strepitosi.Ormai privato di ogni mia dignità,volontà,tento di riprendermi ma...il dolce e i sorbetti al limone,caffe',fragola travolgono l'ultima mia difesa di uomo libero e raziocinante.
Al momento,la ripresa e lenta,stasera si replica,ma spero in maniera piu'leggera!A proposito,BRAVO CIOKA bella relazione sulla muta.PORCAPALETTASCHIFOSA ! ! ! ! appena arriva marzo vedi che ESPLOSIONE DI ATTIVITA'!!!!!
Al momento uso DOSI MASSICCIE DI FLIGHT SIMULATOR per sedare la spinta propulsiva DEVASTANTE VERSO SPECCHI D'ACQUA,ma non sono sicuro che il pagliativo regga!COMUNQUE,A TUTTI DI NUOVO BUON NATALE ,FELICE ANNO NUOVO E TANTISSSSSSIMA SALUTE!!!
CIAO BILLY.
Tra i due equinozi, quello di primavera e quello dell'autunno, si scatenerà l'HARDOWN, sei mesi di fuoco anzi di acqua, ci attendono. Non siamo ancora proprio pronti ma poco ci manca.
Durante la lunga attesa invernale volevo però fare i miei migliori auguri ai Pelicans: BEBO e FULVIO, le loro avvincenti avventure col flying simulator (si chiama così?) ci fanno veramente divertire un sacco.
Propongo quindi un meeting tra Hardowns e Pelicans. Considerato che gira voce di una grande passione culinario-gastronomica in entrambe i gruppi, potremmo organizzare un meeting sull'argomento:
Le differenti impugnature - Dalla forchetta per le tagliatelle al ragù alla cloche del boeing 737-400. Cosa cambia, il diverso approccio, le metodologie.
Dimenticavo il vero motivo di questo post, un pò di informazioni per l'inossidabile Billy:
MUTA E LYCRA
La muta per windsurf si discosta parecchio da quella per sub, deve essere più morbida ed adatta ai movimenti, quindi aderente ma non stretta come quella da sub; oltretutto in genere è di colori più sobri e neutri, spesso scuri specie nelle mute lunghe per attrarre il sole affinchè riscaldi. Normalmente le braccia sono anche appena larghe, eccetto il polsino, per permettere la dilatazione muscolare. Il materiale di cui sono composte è il neoprene, una sorta di tessuto gommato, inserito in pannelli di diverso spessore e tipo. Contrariamente all'opinione comune, una muta, almeno nella versione c.d. shorty, può servire anche d'estate. Mi spiego: con un vento medio forte, la temperatura virtuale dell'aria, derivante dal raffreddamento del corpo a causa del vento stesso, si abbassa notevolmente. A questo si somma l'effetto dell'acqua sul corpo derivante dagli spruzzi e dalle cadute. Per cui buona regola è, nelle uscite con vento sostenuto e con temperatura non "africana", proteggersi di più di quanto sentiamo necessario sulla spiaggia. In base alla lunghezza della muta ed allo spessore del neoprene impiegato si distinguono principalmente alcuni tipi:
Shorty - muta con gambe tagliate al ginocchio e braccia tagliate sopra il gomito (estiva);
Convertibile - con gamba lunga e braccia corte, ma con attacchi per delle maniche supplementari;
Semistagna - con cuciture impermeabili, ma con cerniera non stagna (autunnale e primaverile);
Stagna - completamente impermeabile (invernale).
In corrispondenza all'utilizzo al quale sono destinate sono poi impiegati differenti spessori di neoprene, da 1-2 mm per quelle estive sino a 6 mm per le stagne. La cerniera è normalmente posizionata verticalmente sulla schiena. Alcune semistagne e stagne invece l'hanno posizionata in orizzontale sul petto o sulle spalle. Alcuni modelli pregiati di semistagna sono zipperless, ovverossia non hanno cerniere e s'infilano allargando il collo, fatto di un neoprene molto elastico, che poi viene stretto con un sistema a velcro.
Le mute richiedono un po' di cura nell'utilizzo. In primis, specialmente dopo l'uso in acqua salata, vanno sciacquate con acqua dolce e fatte asciugare non in pieno sole. Seconda cosa, vanno periodicamente verificate le cuciture nelle zone di maggior stress, perché non è difficile assistere a leggeri scollamenti, o a piccoli tagli. In caso se ne riscontrassero, bisognerà procedere al loro incollaggio con colle specifiche come il "neoprene cement" o simili, in pratica dei mastici forti resistenti all'acqua; evitare l'uso di attack che indurisce la zona e favorisce il taglio in quelle immediatamente circostanti.
La lycra è invece semplicemente una particolare maglia colorata, molto morbida ed elastica, con le cuciture rivolte per fuori per non irritare la pelle, e fatta di un materiale elastico simil seta, lo spandex, che funziona un pò come il neoprene, trattenendo poca acqua e non appiccicandosi come il cotone. E' adatta in primis, nelle versioni leggere, a coprire dall'eccesiva esposizione al sole, specie in luoghi dove questa è molto intensa; vi ricordo che è meglio evitare di usare troppe creme (salvo che per il viso) che potrebbero trasformare la coperta della tavole in una saponetta…. Quindi è un accessorio assolutamente consigliabile se si passano ore ed ore in acqua, oppure se avete intenzione di surfare in paesi caldi. A giudizio di chi scrive, sono da preferire i colori scuri che trattengono un po' di calore, al primo rinfrescare della temperatura è comunque consigliabile infilare una muta shorty. In alcune versioni più pesanti, la lycra, presenta una leggera felpatura interna o degli inserti in neoprene; in questi casi oltre che da protezione per il sole può servire anche come prima protezione per giornate appena più fresche, oppure anche come sottomuta.
presto finirete di volare "facile"è arrivata l'ora dopo il Learjet del vostro tanto sospirato Boeing 737-400.Come potete notare dalla schermata,dovrete gestire un aereo da 13.500 libbre (62.823 kg),seguire una procedura di predecollo precisa (flap-freni-p.cv. accensione motori- ecc.ecc.) in caso contrario non decollate visto che la pista massima è di 5.500 piedi (1.676 metri circa) e quindi...con i precedenti aerei tutto gas e si alzava da solo,questo NO,POCA PORTANZA CREATA...NO VOLO! Il V1 è pari circa a 141 Kias ( quattro volte a quello del vs. rif.) al di sopra di questa velocita'è impossibile fermare l'aereo in caso di interrruzione del decollo.
Una volta in salita,occorre riassettare il tutto visto che la velocità 280 Kias (518 km) e l'altezza aumentato,quindi bisogna sapere come fare e dove trovare i comandi.Vorrei inoltre ricordarvi che a differenza del precedente aereo,una volta in decollo e stabilizzati eravate sempre in "vista" dell'aereporto e quindi sapevate sempre dove virare,adesso con questo aereomobile,al minimo della velocità di sicurezza,in 35 secondi si percorrono 3 miglia (5,5KM), quindi per ritrovare la via occorrera' sempre orientarsi con un V.O.R in maniera precisa,e veloce se si intende atterrare!
Credete, io, ho provato ad eludere alcune regole,ma la velocità di approccio e le dimensioni del veivolo mi hanno sempre portato a rovinosi stalli,a perdermi,a fare lunghi, con riattaccate al limite della soglia pista.I primi risultati li ho raggiunti dopo ore di simulazione ,praticita' nell'uso del sistema I.L.S e conoscenza pratica comandi cabina.Venerdi' sera PRIMA DELLA CENA ,saro' piu' chiaro ed esaudiente...oppure adesso che la simulazione diventa piu'dura una di voi due merdine vuole mollare,e dilettarsi sui simulatori di volo che si trovano nei cereali Nestlè da bimbi?
CIAO A TUTTI BILLY.
Come ormai consuetudine, l’Hardown affronta la stagione invernale con una uscita “sci ai piedi”.
L’uscita di quest’anno è stata condita da qualche colpo di scena, la tenacia (o forse l’incoscienza) dei soci fondatori ha consentito di portare a termine in bellezza l’impresa.
Ricordando a tutti che le porte dell’Hardown sono aperte a chiunque si senta stretto dalle briglie della vita quotidiana ed abbia voglia di mettersi in gioco, forniamo un breve e sicuramente scarso, assaggio della scorpacciata che ci siamo fatti lo scorso weekend.
Anzitutto devo dire che le premesse erano tristi: poca neve e meteo sfavorevole. A completare il quadro la mattina dalle camere di Villa Linde le piste si presentavano desolate.
Ma il morale di un Hardown è inossidabile ed alle 8.30 il multiplone metanato è parcheggiato esattamente a 17 metri dall’impianto di risalita. Parcheggio ovviamente gratuito per l’Hardown. Alle 9.00 la prima sorpresa: in alto la neve c’è ed è di ottima qualità. In cielo splende il sole. Che altro chiedere?
Billy si lancia con il suo ormai inconfondibile stile.
Ciokabec non è da meno, essendo di altra scuola lo stile è visibilmente diverso ma ugualmente efficace.
Ed è così che le nostre prestazioni vengono notate e veniamo, nostro malgrado, iscritti alla più importante gara sciistica della giornata. Gara sponsorizzata niente popò di meno che da DATCH.
Pettorine ufficiali per l’Hardown.
Alla sfida partecipano atleti di altissimo livello ed il giudice di gara, un vero TITANO dello sci, incute timore ... ... si chiama Gustav Thoeni ...
... ed assegna personalmente i punteggi agli sfidanti decretando vincitori e vinti.
L'Hardown ovviamente ne esce a testa alta.
A l termine non possono mancare i convenevoli ma quello tra Ciokabec e Thoeni non è più un semplice convenevole ...
E' un riconoscimento al valore di tutto l'HARDOWN !!!
